Auguri del Vescovo per la Santa Pasqua

Nell’omelia di Pasqua del 1964 Paolo VI diceva a proposito della Resurrezione di Cristo: “E’ un fatto che riguarda tutta l’umanità, che si estende al mondo e ha una importanza cosmica”. E aggiungeva: “ Dal valore universale della risurrezione di Cristo deriva il significato del dramma umano, la soluzione del problema del male, la genesi di una nuova forma di vita che si chiama ‘cristianesimo’ “.
La Chiesa ha il compito di testimoniare che il Crocifisso risorto non muore più, che è vivo nella gloria di Dio, dove ha portato la nostra umanità rappresentata dal suo corpo, dal suo dolore, dalla sua passione. E’ vivo e ci fa capaci di sperare, di perdonare, di amare, ci assicura che dentro di noi ci sono ormai i semi dell’eternità. Perciò anche se la morte permane nel mondo, così come permangono l’odio, la violenza, le guerre, questi mali non sono invincibili e possono trasformarsi in cammini verso la resurrezione.
A partire dalla Pasqua inizia quindi il tempo della crescita dell’umanità e attraverso l’azione della libertà umana e dello Spirito è possibile abbracciare e trasformare l’intero universo. A Pasqua, quindi, ciascuno, anche attraverso percorsi diversi, può incontrare il Risorto.
Questo è il mio augurio a tutti, di incontrare Gesù risorto, come le donne al sepolcro, come i discepoli nel cenacolo, e di scoprire la forza di questa presenza, che accompagna anche il nostro cammino di oggi. Il mistero pasquale ci spinge a prendere il largo verso i mari aperti della storia. A vedere Gesù presente nella parola del Vangelo, che possiamo ascoltare, e nella comunità dei cristiani che siamo chiamati a costruire.
Auguri vivissimi
+ Luigi

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