All’Assemblea eletti i 20 nuovi consiglieri diocesani dell’Azione Cattolica

Sabato 1 Agosto, ad Acqui Terme in Duomo l’Azione Cattolica ha celebrato la sua XVII Assemblea diocesana elettiva, espressione delle 17 realtà territoriali in cui l’Azione Cattolica è presente in Diocesi, è stata partecipata e densa di contenuti. Si è consumato anche l’atto democratico della votazione per eleggere il nuovo Consiglio Diocesano che avrà il compito di elaborare e attuare le indicazioni espresse nel documento frutto del cammino di quest’ultimo anno associativo.

Il presidente Flavio Gotta, alla scadenza dei suoi due mandati -da Statuto non più rinnovabile- ha fatto una riflessione partendo da quanto il lockdown ci ha spalancato, riscoprendo le 3 caratteristiche che ogni battezzato è chiamato a vivere come Gesù, essere re, sacerdoti e profeti.

Siamo RE nel servizio ai fratelli, come lo è stato Gesù che ha lavato i piedi ai suoi discepoli, siamo tutti SACERDOTI (preti e laici) invitati a un rapporto diretto con il Padre, chiamati a essere mediatori tra Dio e il Popolo, siamo tutti PROFETI, cioè potenzialmente capaci di guardare sotto la luce della Parola di Dio, i tempi attuali per scovarne le ombre e le potenzialità, con quell’acume profetico di chi individua gli elementi fondamentali, traccia strade di bene comune e invita ad abbandonare quelle che portano alla rovina i popoli.

Poi sono state illustrate le iniziative che l’AC si propone di fare nei prossimi anni, la consegna dei mandati ai presidenti parrocchiali e l’annuncio del Vescovo del nuovo collegio Assistenti dell’Azione Cattolica Diocesana. Poi gruppi di discussione, condivisione in plenaria, l’aggiornamento sul progetto Non di solo Pane… ma anche (in collaborazione con Caritas, Migrantes, Crescereinsieme e Maramo), l’attenzione alla carità col Fondo San Guido, la scuola d’italiano per donne straniere, Garbaoli, la collaborazione con l’Associazione Amici dell’Università cattolica, con Memoria Viva e l’attenzione alla vita politica.

 

Il tutto accompagnati dalla presenza discreta e vigile del Vescovo Mons. Testore che ha ascoltato, ha dialogato con i presenti e nel suo intervento ci ha detto che se non ci fosse l’AC si dovrebbe inventare, “è importante che in un territorio e in una Chiesa affaticati da mille problemi ci sia il contributo attivo dei laici, che si organizzano, riflettono e concretamente aiutano il cammino come voi”. Il Vescovo si aspetta molto dall’AC, la speranza è di riuscire a portare i 5 pani e 2 pesci di cui disponiamo, perché è solo mettendo in comunione quanto si ha, rimanendo in relazione tra persone di buona volontà che i miracoli avvengono; non è certo restando immobili a pretendere da altri i miracoli (economici, tecnologici o soprannaturali) che la Parola indica la strada per il Regno.

 

I 20 eletti nel consiglio Diocesano di AC sono nella lista Adulti: Emilio Abbiate (Sezzadio-Comunità San Giovanni XXIII), Silvia Gotta (Nizza-Vaglio), Marco Peuto (Comunità Canelli, San Marzano, Moasca, Cassinasco), Silvia Re (Ovada), Claudio Foglino (Alice-Maranzana-Ricaldone); nella lista Giovani: Pietro Pastorino (Masone), Chiara Pastorino (Rivalta-Comunità San Giovanni XXIII), Giacomo Ferraro (Montaldo Bormida), Erika Giacobbe (Acqui), Pietro Oberti (Bergamasco-Comunità Regina dei Martiri); lista Acr: Carlo Tasca (Sezzadio-Comunità San Giovanni XXIII), Caterina Piana (Mombaruzzo), Giacomo Piana (Mombaruzzo), Rachele Ferraro (Montaldo), Pietro Allosia (Comunità Canelli, San Marzano, Moasca, Cassinasco); lista unitaria: Barbara Grillo (Ovada), Claudia Castrogiovanni (Acqui), Flavio Gotta (Comunità Canelli, San Marzano, Moasca, Cassinasco), Silvia Cocino (Bruno-Comunità Regina dei Martiri), Marco Marchelli (Nizza-Vaglio).

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