
E’ stato un incontro molto partecipato quello di venerdì 28 gennaio, online su piattaforma ZOOM organizzato dall’Ufficio Catechistico Diocesano con il supporto tecnico dell’Azione Cattolica Diocesana.
Il Sinodo diocesano, un cammino di ascolto, era il tema trattato e che ha visto diversi interventi che si sono succeduti per illustrare nel modo più esauriente possibile l’importanza di questo momento per la Chiesa universale e particolare.
Dopo la preghiera iniziale il Vescovo Mons. Luigi Testore ha definito la parola Sinodo richiamando le tre parole chiave consegnate dal Pontefice in occasione della celebrazione della S.Messa di apertura della XVI Assemblea Sinodale il 10 ottobre scorso: incontrare, ascoltare, discernere. Mons. Testore ha poi sottolineato quanto questo momento storico veda il terzo grande cambiamento per la Chiesa e per i fedeli: dopo la fine delle persecuzioni nel IV secolo e dopo il rinnovamento del Concilio Vaticano II, questa occasione è sicuramente un’opportunità importante per i fedeli laici che sono chiamati ad esprimersi e a porsi in ascolto per gettare le basi e per farsi costruttori della Chiesa di domani, proprio come contemplava la Costituzione Dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium del 21 novembre 1964 al capitolo IV:
“3. I laici, radunati nel popolo di Dio e costituiti nell’unico corpo di Cristo sotto un solo capo, sono chiamati chiunque essi siano, a contribuire come membra vive, con tutte le forze ricevute dalla bontà del Creatore e dalla grazia del Redentore, all’incremento della Chiesa e alla sua santificazione permanente.
L’apostolato dei laici è quindi partecipazione alla missione salvifica stessa della Chiesa; a questo apostolato sono tutti destinati dal Signore stesso per mezzo del battesimo e della confermazione. Dai sacramenti poi, e specialmente dalla sacra eucaristia, viene comunicata e alimentata quella carità verso Dio e gli uomini che è l’anima di tutto l’apostolato. Ma i laici sono soprattutto chiamati a rendere presente e operosa la Chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze, in cui essa non può diventare sale della terra se non per loro mezzo [113]. Così ogni laico, in virtù dei doni che gli sono stati fatti, è testimonio e insieme vivo strumento della stessa missione della Chiesa « secondo la misura del dono del Cristo » (Ef 4,7).
Oltre a questo apostolato, che spetta a tutti i fedeli senza eccezione, i laici possono anche essere chiamati in diversi modi a collaborare più immediatamente con l’apostolato della Gerarchia [114] a somiglianza di quegli uomini e donne che aiutavano l’apostolo Paolo nell’evangelizzazione, faticando molto per il Signore (cfr. Fil 4,3; Rm 16,3 ss). Hanno inoltre la capacità per essere assunti dalla gerarchia ad esercitare, per un fine spirituale, alcuni uffici ecclesiastici.
Grava quindi su tutti i laici il glorioso peso di lavorare, perché il disegno divino di salvezza raggiunga ogni giorno più tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra. Sia perciò loro aperta qualunque via affinché, secondo le loro forze e le necessità dei tempi, anch’essi attivamente partecipino all’opera salvifica della Chiesa.”
Il secondo intervento è stato di Flavio Gotta, segretario del Consiglio Pastorale Diocesano e referente diocesano del Sinodo, che ha illustrato gli strumenti e i documenti che sono a disposizione di tutti per vivere gli incontri sinodali e che sono consultabili e scaricabili dal sito web diocesano “DIOCESI DI ACQUI”, accedendo alla sezione “Link a parrocchie ed enti” e quindi selezionando il link di Azione Cattolica: qui puntualmente vengono aggiornati i contenuti e i materiali riferiti al Sinodo.
Successivamente è intervenuta Eugenia Travo, referente diocesana per il Sinodo che ha invece illustrato come si dovrebbe svolgere un incontro sinodale, sottolineando che ogni gruppo è una realtà a se stante e dunque lo Spirito Santo guiderà i passi di ognuno in modo unico.
Interessanti e molto pratici gli interventi di alcuni membri dell’Ufficio Catechistico diocesano che hanno suggerito eventuali ipotesi di gruppi da formare magari contattando amici di infanzia, colleghi, genitori degli amici dei figli oppure ragazzi che hanno fatto parte del nostro cammino nella Chiesa.
Dopo alcuni interventi liberi vivaci e stimolanti, l’incontro si è concluso con un momento di preghiera allo spirito Santo perchè ci guidi e ci sorregga nel cammino sinodale.
Il nutrito gruppo di partecipanti ha concluso che il Sinodo sia un inizio per cambiare prospettiva e impegno nella vita di ogni fedele, in modo concreto per “Immaginare la chiesa di domani” guidati dallo Spirito Santo e ancora più consapevoli della identità missionaria.
Per chi fosse interessato è disponibile registrazione dell’incontro accedendo a questo link https://youtu.be/wZtXS_R1jBI