
DIOCESI DI ACQUI
CARITAS DIOCESANA
I VESCOVI E CARITAS ITALIANA SULL’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA
EMILIA ROMAGNA: L’ATTENZIONE ALLE PERSONE AL CENTRO DELL’INTERVENTO CARITAS
Don Pagniello (Direttore Caritas Italiana): “Prioritario il ripristino delle abitazioni e delle
attività lavorative, ma serve una conversione ecologica”.
Nei paesi colpiti dai forti nubifragi e dalle frane dei giorni scorsi perdura una situazione
difficile, soprattutto per chi ha visto le proprie abitazioni o attività lavorative sommerse dal
fango e ha perso tutto. Anche se la situazione meteo sembra migliorare, restano parti di
città e molte case allagate. “Molti piccoli paesi – riferisce il Delegato regionale delle caritas
dell’Emilia Romagna, Mario Galasso – sono bloccati a causa delle frane, e alcune persone
risultano ancora irraggiungibili. Il sole asciuga ma al contempo compatta il fango, rendendo
difficile la sua rimozione”.
“In tutte le diocesi – prosegue Galasso – si sono resi disponibili moltissimi volontari,
provenienti dalle più disparate realtà (parrocchie, associazioni ecclesiali e laiche, ecc.), e
anche persone di altre confessioni religiose, come la decina di giovani musulmani che
hanno dato una mano a ripulire dal fango il Seminario di Forlì, o i rappresentanti della Sikhi
Sewa Society che hanno supportato la Caritas di Faenza”. Così il servizio al prossimo diviene
anche un luogo di incontro e di dialogo.
“Ma al momento la priorità rimangono le persone. In coordinamento con i Comuni
cerchiamo di venire incontro alle loro esigenze pratiche e a supportarle anche dal punto di
vista psicologico. Il bisogno più impellente rimane liberare le abitazioni e i locali dall’acqua e
dal fango, in modo da far ritornare le persone sfollate quanto prima nelle loro case”,
conclude Mario Galasso.
Caritas Italiana è stata da subito in contatto con le Caritas diocesane dell’Emilia Romagna
per assicurare vicinanza e un coordinamento su vari fronti, facendo tesoro anche della
lunga esperienza dei “gemellaggi”, mettendo al centro l’accoglienza delle persone rimaste
senza casa e l’accompagnamento di quelle in situazioni di particolare fragilità e difficoltà.
“Ieri, durante la recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro, papa Francesco ha voluto
‘rinnovare di cuore’ la sua vicinanza alle popolazioni colpite da queste calamità e ha
ricordato l’avvio della ‘Settimana della Laudato sì’, la sua enciclica del 2015 sulla cura della
casa comune – ricorda il Direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello. “Il suo messaggio, alla luce di
quanto continua ad avvenire in Italia e nel mondo, rimane di drammatica attualità: è sempre più
necessaria una ‘conversione ecologica’, un ‘cambiamento di rotta’ affinché l’uomo si assuma
la responsabilità di un impegno per ‘la cura della casa comune’. Impegno che include anche
lo sradicamento della miseria, l’attenzione per i poveri, l’accesso equo, per tutti, alle risorse
del Pianeta”.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il
conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il
sito https://donazioni.caritas.it, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione 2023” tramite:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331
111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061
0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Banco BPM, Piazza Meda, Milano – Iban: IT76 Y 05034 01647 000000009900